Perdita di peso ibd

Referenze 1. Fisiopatologia delle malattie intestinali autoimmuni: perché insorgono Sebbene le malattie infiammatorie croniche intestinali siano note da decenni, esse sono malattie idiopatiche, cioè di causa sconosciuta.

Nat Rev Gastroenterol Hepatol. I sintomi generali delle IBD sono sovrapponibili e riguardano principalmente diarrea, dolore, debolezza, stanchezza e perdita di peso.

Tuttavia, mentre per il morbo di Crohn la diarrea e il dolore addominale sono i sintomi iniziali più frequenti, la Rettocolite Ulcerosa invece si presenta di solito con diarrea ematica contenente sangue rosso vivo e mucoassociata ad una sensazione di incompleta evacuazione tenesmo e talvolta ad anemia.
N Engl J Med.

A questi devono poi sommarsi i cosiddetti costi indiretti, cioè quelli sostenuti personalmente dal paziente. Soprattutto il senso di fatica cronica, paragonabile a quello dei pazienti affetti da cancro, ha un impatto devastante e invalidante sulla vita sociale e lavorativa del malato.

Questo nonostante gli sforzi della comunità scientifica, impegnata da anni nella ricerca di cure appropriate. Esistono dei trattamenti efficaci?
Le attuali terapie per morbo di Crohn e Rettocolite Ulcerosa prevedono principalmente la somministrazione cronica di antiinfiammatori come i glucocorticosteroidi e la mesalazina. Farmaci come la sulfasalazina e il suo derivato acido 5-aminosalicilico 5-ASA sono efficaci nella fase acuta, se lieve-moderata, della malattia e nella prevenzione delle perdita di peso ibd.

Tuttavia, il rischio a lungo termine di questi farmaci, la possibilità di indurre effetti collaterali severi gli immunosoppressori possono predisporre a distruzione del midollo osseo, epatite, pancreatite e disordini linfoproliferativi mentre la terapia biologica risulta essere associata ad un aumentato rischio di infezioniinsieme agli alti costi della terapia per i pazienti e per lo Stato, giustificano la ricerca di approcci terapeutici nuovi e alternativi.
Dig Dis Sci.